martedì 5 novembre 2013

Intervista a Berardi e Milazzo ne Lo spazio bianco

Interessante intervista di Giuseppe Lamola, pubblicata nella rivista online Lo Spazio Bianco, ai "papà" di Ken Parker: Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo.
Dall'intervista traspare chiaramente l'emozione degli autori nel riprendere il percorso con Lungo Fucile a distanza di parecchi anni dall'ultima uscita in edicola dell'inedito "Faccia di Rame"

Che emozione si prova a riprendere in mano un personaggio del calibro di Ken Parker, che ha fatto la storia del fumetto italiano?
Giancarlo Berardi:
"Una sensazione profonda, come quando si riabbraccia un figlio che è stato lontano per vent’anni. La storia del fumetto c’entra poco. È un fatto affettivo, che smuove sentimenti, ricordi, tenerezza."
Ivo Milazzo: "Ken Parker è il personaggio grazie al quale sono diventato un professionista della narrazione a fumetti. Un compagno di viaggio con cui crescere, confrontarmi e diventare uomo. La creatura di carta certamente più importante tra quelle a cui ho dato vita. Riprenderne il cammino, è un’emozione unica insieme a quella di poter soddisfare la curiosità di tutti i suoi insostituibili lettori."



Berardi e Milazzo parlano poi della continuity kenparkeriana, della collocazione temporale della mini storia Canto di Natale e dei motivi che hanno spinto autori ed editore (la S.C.M.) a scegliere il formato portfolio in versione lusso, anzichè altre forme, per il nuovo inedito di Ken Parker. 


L’episodio breve che presenterete a Lucca, intitolato Canto di Natale, a che punto della continuity della serie si collocherà? Nel finale di Faccia di rame (Speciale n.4) lasciavate intendere che Lungo Fucile sarebbe prima o poi uscito di prigione, nonostante le ultime storie ambientate nel presente lo vedevano ancora rinchiuso; come si inserirà, quindi, questa nuova storia?
GB:
"In questa novella, Ken sta ancora scontando la sua pena, dopo essere stato trasferito in un campo di lavori forzati del Montana. L’episodio, rimpolpato da altre scene, potrebbe costituire la prima parte di un’eventuale ripresa della saga."
IM: "Se si concretizzeranno alcune proposte, potrà divenire il segnale, il prologo o la pregustazione di un altro più ampio prosieguo. Abbiate pazienza e fiducia."

Per questo atteso episodio avete pensato di realizzare un portfolio in veste deluxe e a un prezzo non accessibilissimo. Perché proprio questo formato? Pensate che sarà in seguito ristampato in altra veste?
IM: "Il desiderio è stato quello di offrire qualcosa di più accattivante da qualcosa di già troppo visto. Giancarlo ha creato lo spunto e questo era il solo modo per proporre 12 pagine a colori, anche se in forma più amatoriale che di massa. Ma, penso, che resterà un oggetto prezioso al di del prezzo di vendita".
GB: "In Italia non esistono più riviste altri contenitori similari. Non c’è modo di pubblicare una storiella di dodici pagine, se non affidandosi a un’edizione pregiata, con i relativi costi. In verità, gli amici dello Spazio Corto Maltese avevano chiesto a Milazzo di ristampare un episodio del "Respiro e il sogno". Quelle storie sono state pubblicate e ripubblicate, non mi andava di utilizzarle per l’ennesima volta. Così ho proposto un nuovo episodio, con grande sorpresa di Ivo. Erano vent’anni che non lavoravamo insieme. Era un modo per lanciare un messaggio al mio vecchio partner, ma anche a tutta l’editoria. Io ci sono. Noi ci siamo. Ken Parker c’è".



Molto interessante anche questo passaggio tecnico dell'intervista:


IM: "Le esperienze ti aiutano sempre a sviluppare e a esternare altre forme di comunicazione. Lavorare su prodotti che potevano avere un pubblico internazionale e diverso dal nostrano, abituato a visioni bonelliane, mi ha permesso di sperimentare meglio la narrazione con il colore, pur mantenendo la matrice espressionista che contraddistingue da sempre la mia sintesi stilistica"
......
Per leggere l'intervista completa...Lo spazio bianco!!

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